Venere in pelliccia
Editore: Olympia Press Italia
data pubblicazione: maggio 1985
prezzo copertina: Lire 20.000 (€ 10,33)
Cover: Guido Crepax
contiene la seguente storia:
“Venere in Pelliccia”
tratto dal romanzo di Leopold Sacher Masoch
disegni e storia: Guido Crepax
presentazione di Sergio Finzi
Questo è il primo libro cartonato che mi sia stato regalato, dai miei genitori.
All’epoca avevo 17 anni e probabilmente è stato consigliato dalla libreria.
Visto il contenuto, dubito che mia madre lo avrebbe scelto, l’avesse letto!
Tratta del rapporto intimo di una coppia, Severin e Wanda, nella Vienna di fine ‘800 (contemporaneo a Sigmund Freud).
Severin ha firmato un contratto di sottomissione con sua moglie, dandole pieno potere.
All’inizio non è chiaro si tratta di marito e moglie.
Lui viene chiamato Victor e trattato come un domestico, che Wanda punisce regolarmente con un lungo frustino.
La donna invita altri uomini in casa, lasciandosi corteggiare, ma senza mai tradirlo.
Nel rapporto vengono inserite, ad un certo punto, altre tre donne, che eseguono ogni ordine di Wanda, infierendo sul povero Victor.
Wanda rivela di amare profondamente suo marito e di accettare il ruolo di dominatrice solo perché lui lo vuole.
Lo rivela il rapporto sessuale, assolutamente normale, che gli chiede a metà della storia.
Subito dopo viene introdotto il maggiore Sandor Meciszevski, di cui Severin è immediatamente geloso.
Il loro contratto viene stravolto dai dubbi dell’uomo, cui Wanda pone fine con un’ultima sottomissione.
Convince Severin a farsi legare, nudo, un’ultima volta.
Appena immobilizzato, chiama Sandor e lo fa frustare dal nuovo amante.
Severin l’accusa d’aver violato il loro contratto, che vietava di subire dolore da parte di altri.
Wanda allora aggira l’accordo, trucca Severin come una donna e lo fa sodomizzare da Sandor.
Severin prova piacere, quindi il contratto è rispettato, ma Wanda lo lascia per sempre.
Nel finale, Severin è sul lettino di Freud e conclude ammettendo che nel loro periodo storico una donna non può essere complice di un uomo, ma solo sua schiava o sua padrona.
Probabilmente questo è uno dei racconti più “forti” di Guido Crepax, ma non dimentichiamo che dal cognome dell’autore, Masoch, deriva il termine “masochismo”!
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